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Nata a Livorno il 17 febbraio 1930, Annarosa Del Corona ha lungamente vissuto a Roma e Firenze.

 

Giornalista pubblicista ha collaborato a quotidiani, riviste letterarie e di arti visive; promosso eventi e incontri culturali, nonchè Laboratori di Poesìa, presso le scuole secondarie. Vere perle di bellezza sono le splendide raccolte di poesìa che ci ha lasciato:

 

Infinito tempo (1982), Le estati e le lune (1984), Malcerto (1986), Il mutamento (1988), Tra madre e figlio e figlio ancora (1989), Alicanto (1989), Rosa di grazia (1990), Io e flauto (1992), Questo millennio muore (1994, con musiche di Nicola Toscano), Nel sogno virtuale (1996), Rosa-rosae (1997), Mosaico dell'infanzia (1998), Avvisi di cose cadute (1999), Una microstoria (2001), Umano, segno e canto (2002, con traduzione in tedesco e disegni di Gunther Rechn), In cauta mente (2005), Continuum (2008), Di acqua, di mare (2012).

 

Prima classificata in vari concorsi a livello nazionale, sempre ha ottenuto dalla Critica ampi consensi con l'apprezzamento di alcune fra le più alte voci della cultura contemporanea, quali Mario Luzi, Maria Luisa Spaziani, Toti Scialoja, Dino Carlesi. 

 

Annarosa Del Corona, col sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi, l'Assessore alla Cultura Giovanna Stellini  e   il  giornalista  Giancarlo Capecchi  (cliccando sull'immagine  si  avranno notizie dell'evento).

Biografia

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